Possiedi un tuo profilo Instagram da diverso tempo ma non riesci a farlo crescere come vorresti? Se cerchi di aumentare gli instagram followers è bene che tu sappia che non si tratta di un meccanismo automatico, ma esistono trucchi e consigli utili per aiutarti. Siamo qui per aiutarti e nel farlo ti chiediamo una semplice cosa: diffida dall’acquisto follower, non comprare mai profili inattivi che aumentano solo il numero ma non ti permettono interagire con te nel tempo.

Insieme scopriremo una serie di applicazioni, trucchi e consigli che possono davvero fare la differenza.

Ricorda che quando si parla di Instagram non sempre le soluzioni più facili possono anche essere le migliori: sul web infatti troverai tantissime guide e pseudo trucchi che ti consiglieranno di spendere soldi attraverso le app per poter acquistare i tuoi seguaci. Purtroppo non ti dicono che a causa dell’inattività di molti profili e delle attente analisi di Instagram rischi di trovarti con meno soldi e meno follower del previsto.

Se invece preferisci puntare su metodi meno veloci ma decisamente più efficaci nel lungo periodo, troverai di seguito quello che fa per te. Per prima cosa dovrai prendere l’abitudine di visitare i profili degli altri utenti che più si avvicinano ai tuoi interessi e mettere qualche like, oppure commentare. Tale atteggiamento vale almeno il 50% di una buona riuscita: se vuoi attirare l’attenzione sul tuo account devi per forza cercare di ottenere direttamente visibilità.

In alternativa ti consigliamo di iniziare a taggare nelle tue foto i profili di utenti che richiamano un dato tema tra cui una pagina, un’azienda o una persona in particolare. Sono spesso importanti anche gli hashtag, soprattutto se scatti immagini di determinati paesaggi: in questo caso è fondamentale tra gli altri inserire anche i vari igers che aumentano sicuramente la visibilità della tua foto e riescono ad indicizzarla.

Dietro a ogni idea però deve restare un tuo personale tocco: il tuo profilo Instagram potrà crescere senza difficoltà e continuare a farlo se e solo se riuscirai a trasformarlo in un progetto fotografico ben definito e sviluppato. Sogni di diventare un influencer e vuoi parlare di moda? Allora punta su di te, promuovi la tua immagine e i tuoi look. Ami viaggiare? Punta allora su immagini ad effetto che raccontino le tue esperienze personali, tra colori e luoghi da sogno. Cerca sempre di dare quel qualcosa in più per permettere alla gente di poter avere un valido motivo per seguirti.

Sei alla ricerca di qualche consiglio utile per scoprire come vendere il tuo argento alla migliore quotazione di mercato? Sei nel posto giusto, poiché siamo pronti ad aiutarti a scoprire qualcosa in più in merito a questo mondo ampio e spesso non troppo conosciuto. Non è un caso che l’argento sia uno dei metalli preziosi più apprezzati, ovviamente dopo l’oro. E’ un materiale nobile che presenta una serie di caratteristiche importanti: per prima cosa è inalterabile all’aria e all’acqua, anche se tende a scurirsi qualora entri in contatto con l’ozono, l’acido solfidrico e alcuni composti dello zolfo.

Per scoprire se i tuoi oggetti sono realizzati in argento vero controllando che presentino una particolare marchiatura, come per esempio il titolo con numero 925 o 800. Quando vuoi vendere il tuo argento 925 infatti è fondamentale conoscere la qualità del metallo per avere poi una corretta sua valutazione. Un altro modo per verificare questo aspetto è ricorrere all’uso di una calamita: se non vi è attrazione avrai la conferma di trovarti di fronte a un oggetto d’argento vero. In caso contrario sarà un manufatto con un titolo molto basso e quindi valore davvero ridotto al minimo.

Come si determina la valutazione?

Quando vuoi vendere dovrai tenere sotto controllo l’andamento di mercato delle borse valori: potrai verificare in tempo reale la quotazione dell’argento usato effettuando una semplice ricerca su internet, in uno dei tanti siti appositi. Ricorda che il valore corrente può aggiornarsi e quindi cambiare ogni 5-6 ore. E’ bene sempre vendere oggetti che abbiano una buona percentuale di argento, riscontrabile con i titoli 999, 925, 900, 835 o 800.

Per procedere con la vendita dovrai recarti in un negozio specializzato, nelle oreficerie, o gioiellerie, ma anche nei negozi compro oro, cercando sempre di preferire attività di compravendita conosciute che garantiscano professionalità e massima competenza.

E’ consigliabile puntare per esempio sui marchi affermati o centri che abbiano sempre esposta in bella vista la bilancia di precisione  per pesare ad esempio le fedine in argento prezzi che è fondamentale per pesare e quotare gli oggetti davanti al cliente.

Cerca sempre di pesare in prima persona i tuoi oggetti prima di sottoporli all’acquirente scelto, così da annullare ogni possibile rischio di truffa. Inoltre quando vuoi vendere un oggetto d’argento dovrai armarti di tanta pazienza e non correre mai al fine di ottenere denaro, perché è sempre meglio aspettare le eventuali previsioni di rialzo del prezzo al grammo prima di procedere. Solo in questo modo potrai massimizzare la tua vendita.

Sei anche tu una di quelle persone scettiche che non si fida dei siti di incontri online? Non vuoi scaricare sul tuo cellulare un’app come Tinder e ti spaventa la ricerca virtuale della tua anima gemella? E’ vero che il colpo di fulmine scatta se e solo se ci si guarda negli occhi, ma perché non aiutare il destino andando a conoscere in modo facile e veloce una persona che condivida con noi determinate passioni e interessi. Ecco perché risulta totalmente errato descrivere le app o i siti di incontri online come un modo errato per conoscere persone. Non possiamo negare che sono sicuramente di gran moda, le usano in tanti e sicuramente riescono anche ad aiutare il processo più complicato e imbarazzante di un nuovo incontro. E allora scopriamo insieme quali sono i vantaggi nell’utilizzare un sito di incontri per fare nuove conoscenze!

Per prima cosa bisogna ricordare che hai il totale controllo di quello che accade attorno a te: sei tu a decidere cosa far vedere di te, foto e passioni, informazioni e dettagli. Se sei una persona timida, dal vivo tutto risulterà essere più difficile, mentre attraverso uno scherzo si riuscirà a rompere il ghiaccio in modo semplice. Un altro aspetto importante è dato dalla vasta possibilità a tua disposizione: nella vita reale si può chiedere aiuto ad amici e colleghi, sfruttando i loro conoscenti, ma in questo caso la gamma di scelta è davvero ampia. Un’app non pone limiti e allarga notevolmente la cerchia di potenziali partner che magari non avresti mai avuto modo di trovare nella vita reale.

Inoltre se lavori molto potresti avere poco tempo a tua disposizione per uscire e incontrare gente nuova, ma in questo caso potrai scegliere con cura chi vedere, come e quando. Del resto quando si usa il mondo del web tutto diventa molto più semplice e anche una chiacchierata in chat o su WhatApp può rappresentare un appuntamento virtuale al quale prendere parte. I siti di appuntamenti online ti permettono di trovare persone che abbiano interessi molto specifici, che siano quindi a te affini e che non ti facciano annoiare o perdere tempo in fase di incontro. Pensa che solo Tinder, ha registrato 26 milioni di match tra utenti di sesso opposto e dello stesso sesso, diventando così un vero paradiso per gli incontri eterosessuali e omosessuali. E allora cosa aspetti? La tua anima gemella probabilmente è la fuori e sta aspettando il tuo match!

Juicepresso è un estrattore di succo verticale dell’azienda Coway. Abbiamo scelto di recensirlo per voi perché si presenta come un elettrodomestico smart che non è solo efficace, ma occupa anche poco posto e promette funzioni ottimali per ottenere succhi che siano ricchi di nutrienti e vitamine. Il suo sistema di estrazione a freddo è brevettato e ti garantisce proprietà preziose con succhi che sono buoni ma anche belli da vedere. Si affida, in fase di lavorazione, a una coclea, rimuovendo così la presenza di lame, come invece accade per le centrifughe.

Quanto può essere difficile far consumare frutta e verdura ai bambini? Con Juicepresso non ci saranno più problemi di alcun tipo: al momento dell’acquisto riceverete una confezione contenente il motore da 150 watt e tutti i componenti dell’estrattore, oltre al manuale in lingua inglese. Non temere, potrai anche trovarlo disponibile in lingua italiana in versione pdf. E’ da sottolineare che ogni suo componente è BPA free e lavora con una tecnologia che permette di lavorare il cibo senza schiacciarlo sulle pareti della cestello, ma spingendolo verso il tamburo. Molto interessante è anche la fase di pulizia: sei abituato a usare spazzolini o panni umidi? Dimenticali, perché non dovrai fare altro che inserire un paio di bicchieri d’acqua nell’estrattore di succo per ripulirlo alla perfezione e ricominciare a usarlo il pria possibile.

Scopri come si compone il Juicepresso:

  • Motore con potenza di 150 watt;
  • Brocca trasparente con due condotti di scarico: uno per la polpa e uno per il succo;
  • Coclea di spremitura con sistema 3 in 1 che unisce insieme il filtro, il cestello e la coclea;
  • 2 recipienti da 1 litro, da mettere uno alla base dello scarico del succo e l’altro alla base dello scarico della polpa;
  • Pestello per facilitare le operazioni di spremitura.

A differenza di molti altri estrattori multifunzione, Juicepresso è facile e pratico sa usare, ma soprattutto molto intuitivo. Prepari come e quando vuoi succhi di diverso tipo, latte vegetale e cocktail particolari, ma è soprattutto un mezzo comodissimo per aiutare i tuoi figli a consumare più verdura. E’ bene insegnare loro a gustarsi un succo completo e salutare piuttosto che una merendina, pur ricordandoti che utilizzando gli scarti potrai anche prepara barrette da mangiare come snack. Del resto perché dovresti eliminare o gettare qualcosa che può essere tranquillamente riutilizzato: gli scarti infatti, anche se si presentano molto più secchi, possono essere un modo pratico per preparare con le tue mani nuove ricette sane e naturali, prive di conservanti o ingredienti aggiuntivi.

E’ stato descritto come un vero e proprio flop il nuovo incentivo che è stato voluto dal governo tedesco per riuscire a puntare su una politica eco-sostenibile che garantisca anche il decollo delle vendite di auto elettriche e ibride in Germania. Per diverse settimane non si era parlato d’altro, promuovendo un progetto che, qualora avesse funzionato, avrebbe potuto portare a netti benefici a livello globale. Tutto era iniziato circa un mese fa, quando venne ufficialmente presentata questa iniziativa che ad oggi è servita solo per portare a una richiesta di 1500 auto. E pensare che solo nella zona della capitale tedesca si puntava a raggiungere almeno 300.000 veicoli elettrici nel giro dei prossimi 3 anni. Purtroppo però nonostante l’introduzione del bonus la richiesta è rimasta invariata.

L’incentivo in questione, promosso dal governo tedesco, prevede circa 4.000 euro di bonus, mentre sono 3.000 gli euro assegnati in caso di acquisto di un modello ibrido. Nel progetto sono escluse le ibride considerate classiche e anche i modelli che hanno un prezzo superiore ai 60.000 euro: praticamente con questo freno vengono tagliate fuori dall’incentivo non solo vetture premium made in Germany, ma soprattutto i modelli firmati dell’americana Tesla e le ibride Toyota, che sono due leader indiscussi del mercato. Il costo totale è pari a 1,2 miliardi di euro, somma che non appena sarà terminata non potrà più essere richiesta attraverso una regolare domanda.

A finanziare questa iniziativa sono i costruttori e lo stato, sapendo di poter così avere accesso a una serie di veicoli prodotti dalle case tedesche e straniere con un prezzo di listino netto fino a 60.000 euro. E’ vero però che nonostante questo avvio davvero deludente, l’obiettivo finale non cala: si vuole puntare ad avvicinarsi alla quota di un milione di auto elettriche sulle strade tedesche entro l’arrivo del 2020.

Gli esperti però sembrano già frenare: l’obiettivo infatti è altamente impossibile se non si troverà un modo per invertire la rotta: in questo particolare momento storico i veicoli elettrici che sono immatricolati in Germania toccano circa la quota di 50.000. Il governo sta cercando di fare affidamento al bonus per poter dare un netto taglio alle emissioni inquinanti, dando così il buon esempio al resto dei paesi europei. Italia compresa ovviamente!

Per il momento però, secondo quanto riportato dal Tagesspiegel, pare che arrivare a una vendita di circa 300.000 veicoli elettrici potrebbe non risultare sufficiente, se considerata da sola, per riuscire a ridurre la presenza delle sostanze tossiche nell’aria.

con la presente siamo lieti di annunciarvi che mercoledì 18 marzo 2015 alle ore 14.00 sarà possibile incontrare Omar Barghouti (in visita in Italia), esponente della società civile palestinese, attivista dei diritti umani e uno dei principali animatori della campagna di boicottaggio dei prodotti delle colonie israeliane nei territori occupati.

Riteniamo utile cogliere l’opportunità della presenza di Omar Barghouthi in Italia per avere un punto di vista autorevole e conoscere le motivazioni e l’importanza di una campagna di lotta nonviolenta come quella del Bds e cercare di capire come le linee guida dell’Unione Europea, in modo particolare sulla questione delle sospensione delle relazioni e cooperazione con le colonie illegali israeliane, possano essere applicate nei rispettivi paesi dell’Unione Europea ed in Italia.

L’incontro si terrà presso la sala Tatarella (presso il gruppo M5S) al quinto piano del palazzo dei gruppi , in via Uffici del Vicario 21.

Omar Barghouti è un palestinese ricercatore indipendente e attivista per i diritti umani. È co-fondatore del movimento guidato dalla società civile palestinese per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro l’occupazione israeliana. Barghouti è un assegnista di ricerca presso l’Istituto Internazionale di Studi Sociali de L’Aia. Ha conseguito una laurea e un master in ingegneria elettronica alla Columbia University e un master in filosofia (etica) alla Tel Aviv University. È autore del libro Boycott, Divestment, Sanctions: The Global Struggle for Palestinian Rights (Haymarket Books, 2011). I suoi editoriali e interviste sono apparsi sul New York Times, The Guardian, Bloomberg, CNN e BBC, tra gli altri.

La vostra presenza è particolarmente gradita. Attendiamo conferma.

I parlamentari per la pace vi invitano a incontrare le donne della Cooperativa Agricola Insieme di Bratunac (Srebrenica) in occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna

Sala Aldo Moro, Camera dei Deputati, ore 15.00

Durante la giornata sarà offerta una degustazione dei prodotti (confetture, succhi di frutta, ecc.) della cooperativa e sarà esposta una mostra fotografica sulla guerra e la pace in ex Jugoslavia, del fotoreporter Mario Boccia

Porterà il saluto la Presidente della Camera, on. Laura Boldrini

Da undici anni la Cooperativa Agricola Insieme si pone l’obiettivo di sostenere e facilitare il ritorno dei rifugiati e la vita in comune nella regione della Bosnia Erzegovina di Bratunac e Srebrenica, attraverso la riattivazione di un sistema microeconomico basato sulla coltivazione di piccoli frutti (lamponi, mirtilli, ecc.) in fattorie di famiglia unite in cooperativa. E’ un progetto nato, anche grazie all’esperienza di operatori umanitari impegnati in organizzazioni di volontariato del nostro paese, raccolte nel Consorzio Italiano di Solidarietà. Oggi soci della Cooperativa sono più di cinquecento, in rappresentanza di altrettante famiglie bosniache. I loro prodotti sono arrivati in Italia, importati e distribuiti da: “Alce Nero” (per Coop-Italia); “CTM-Altromercato” (per la rete dei negozi equo-solidali); “Mio-Bio” (per i GAS). Fanno parte della cooperativa prevalentemente donne bosniache (sia musulmane che serbe) e molte tra loro sono state colpite direttamente o indirettamente dall’eccidio del 1995 a Srebrenica, di cui nel 2015 si ricorda il ventennale. Attualmente la Cooperativa dà lavoro a 28 persone, in maggioranza donne, senza distinzioni etniche, e garantisce un’importante integrazione di reddito per le famiglie dei produttori associati. Ogni anno vengono prodotti 130mila vasetti di confetture e 180mila bottiglie di succhi di frutta, oltre a 350 tonnellate di prodotto congelato grezzo. La missione della Cooperativa è riassunta nel programma “Lamponi di pace”, una sorta di percorso riabilitativo, una chiave per sgretolare il muro di odio, diffidenza e tensione fra le parti in conflitto.

Al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi

Al Presidente della Conferenza Stato Regioni Sergio Chiamparino

Siamo un gruppo di Parlamentari per la pace di ritorno da una visita a Israele e Palestina dove abbiamo potuto vedere in modo più ravvicinato la drammatica situazione umana e sociale determinatasi a seguito della guerra che coinvolge la striscia di Gaza.

Il bilancio di un mese di conflitto è tragico, secondo l’Onu, dati provvisori, sono 1938 i morti gran parte civili di cui 460 bambini e 246 donne.

Il bilancio sarà di sicuro più pesante se i circa diecimila feriti non saranno soccorsi immediatamente.

Ci facciamo testimoni di questa urgenza avendo potuto visitare l’ospedale Saint Joseph di Gerusalemme est che ha accolto alcuni feriti gravissimi. Serve subito un corridoio umanitario per permettere i soccorsi sanitari adeguati a chi rimane intrappolato a Gaza da dove non si può uscire e dove gli ospedali sono in una situazione disperata.

Infatti, molti hanno subito danneggiamenti enormi dai bombardamenti mentre mancano luce ed acqua. Ci rivolgiamo a Voi, in modo accorato affinché, nelle diverse reciproche competenze Governo e Regioni programmino e attivino in modo coordinato un piano di aiuto sanitario che coinvolga gli ospedali italiani per poter prestare le cure adeguate ai feriti, cure impossibili a Gaza.

Innanzitutto ai bambini che, accompagnati da familiari, potrebbero essere trasportati dai nostri mezzi della Marina e/o dell’Aeronautica militare. Esperienza già realizzata in altre crisi umanitarie come per esempio in Ruwanda (1994), Kosovo (1999).

Certi che non farete mancare la vostra fattiva solidarietà.

Cordiali saluti.

La delegazione del gruppo interparlamentare della pace in visita a Israele e Palestina

Andrà in discussione a Settembre, alla ripresa dei lavori, la mozione presentata da alcuni deputati per la cancellazione del programma dei caccia F-35. Il documento è stato presentato nelle scorse settimane anche su sollecitazione della nostra campagna “Taglia le ali alle armi” ed a seguito della pubblicazione del nostro nuovo Rapporto annuale sottolineante tutte le carenze e problematiche dell’aereo militare più costoso della storia.

NO F35 Camera Il suggerimento è stato raccolto da alcuni deputati appartenenti al gruppo dei “Parlamentari per la pace”; il documento nella parte dispositiva riporta quindi le richieste che, ancora oggi, caratterizzano l’azione della nostra campagna:

si impegna il Governo:

a cancellare la partecipazione al programma Joint Strike Fighter per la produzione dei cacciabombardieri F-35, iniziando fin da subito le procedure previste dal Memorandum of Understanding dei partner del programma, per una chiusura definitiva di qualsiasi attività (sviluppo, produzione) ad esso correlata da parte del nostro Paese;

a sospendere immediatamente qualsiasi attività contrattuale, di accordo tra le parti o di ulteriore acquisizione, nei confronti del Joint Program Office del progetto fino alla definizione di tutte le procedure e decisioni che possano rendere effettiva la scelta di cancellazione della partecipazione italiana al programma.

Altri gruppi politici e parlamentari hanno nello stesso periodo depositato atti sia in commissione che in aula che vanno nella stessa direzione. Per la nostra Campagna la discussione a Settembre della mozione parlamentare a prima firma Marcon, di cui alleghiamo testo completo, segna una nuova occasione per mettere in discussione la partecipazione italiana a questo disastroso ed inutile programma di armamento.

Anche a seguito delle problematiche e confuse notizie sul programma di queste ultime settimane (sia sul fronte contrattuale che tecnico) la nostra Campagna ha rinnovato, finora senza risposta, la richiesta di un incontro urgente sulla questione al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro della Difesa Roberta Pinotti. La nostra richiesta è semplice: conoscere i motivi per cui il nostro Governo mantiene aperta l’ipotesi di acquisto dei caccia F-35 quando ne sono chiari i problemi, da noi riassunti ed evidenziati in dieci ambiti specifici.